Ci sono clienti che per anni sono stati le nostre perle rare: gentili, rispettosi, puntuali...
una boccata di aria fresca nel mondo degli eventi.
Ma poi arriva il battesimo dell'ultimo genito...e qualcosa va storto.
O meglio: inciampano nel classico delirio da evento sacro, dove tutto dev'essere perfetto, anche se per ottenerlo devono sbroccare con chi li ha sempre trattati come re.
Scenario: arriviamo nella location indicata, tutto confermato dal cliente e da uno dei due proprietari. Peccato che l'altro proprietario (quello presente quel giorno) ci accoglie con un deciso : "Qui NO!" Sorpresa! Si cambia zona.
Ok, niente panico.
Tiriamo su un allestimento da urlo:
4 metri lineari di meraviglia, dettagli ovunque, roba che se la guardava Pintarest prendeva appunti.
Ma....mentre stiamo correndo come dei dannati per allestire un compleanno (si, perchè in questo lavoro si corre sempre) , iniziano le chiamate. E non "ciao, scusa il disturbo",no: toni da guerra e pretese tipo "tornate subito o...."
Ma davvero?!?!?!?!?!?
Era ora di pranzo, i nostri figli avevano fame, noi pure e avevamo
ancora l'allestimento in corso da ultimare. Ma siccome siamo professionisti fino al midollo (e un filo masochisti) , finiamo il compleanno, saltiamo il pranzo e voliamo a spostare tutto, anche se quella mattina non ci era stato nemmeno permesso di metterli "LI"....
Arriviamo... e cosa troviamo?
Nessuna emergenza, nessun caos. Sorrisi. Bicchieri di vino alzati.
Gente rilassata.
A completare il quadro, la mamma del festeggiato visibilmente a disagio, quasi imbarazzata per l'esagerazione teatrale del marito al telefono.
Insomma, dopo ore di corse, zero pranzo e una maratona tra location, ci accoglie un clima da aperitivo come se nulla fosse.
e lì capisci che il vero delirio non è mai nell'allestimento...ma dietro le quinte! J.
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